Alimentare, metallurgico e delle lavorazioni meccaniche, automotive e terzisti, elettronica, plastica e polimeri, mobile e attrezzature, chimico e farmaceutico, scienza e ricerca: la gamma dei settori in cui possono trovare applicazione i robot collaborativi è molto più vasta di quello che comunemente si è portati a pensare.
I cobot, infatti, possono operare praticamente in ogni settore industriale e l’unica limitazione è rappresentata dal proprio payload e dal proprio raggio operativo.
A ciascuno (processo) il suo (cobot)
I cobot si inseriscono facilmente nei processi delle aziende del settore alimentare, per esempio, automatizzando operazioni come packaging, packing, labelling, controllo qualità, e garantendo tempi ciclo più rapidi, prodotti di migliore qualità, maggiore omogeneità qualitativa anche durante i picchi di lavoro, minori sprechi.
Nel settore delle lavorazioni meccaniche i cobot sono particolarmente efficienti nell'automatizzare attività pesanti, ripetitive e a rischio infortuni muscolo-scheletrici per gli operatori come il carico e scarico macchina, l’assemblaggio, l’asservimento delle macchine CNC, l’incollaggio, l’erogazione e la saldatura.
Nell’automotive i robot collaborativi possono svolgere attività di assemblaggio, verniciatura, attività connesse ai vari tipi di saldatura, avvitatura. I vantaggi applicativi riguardano le grandi case produttrici ma anche la subfornitura del settore, composta da piccole realtà industriali che nella maggior parte dei casi non dispongono di competenze verticali nella programmazione robotica.
L’elettronica sta già diventando il settore manifatturiero con il più alto tasso di robot impiegati, ma ci sono ancora task che non è possibile automatizzare con la robotica di tipo tradizionale, soprattutto alla fine del ciclo produttivo. I robot collaborativi sono la soluzione più efficiente per automatizzare diversi processi, tra cui assemblaggio di piccoli componenti elettronici, incollaggio, erogazione e saldatura, controllo qualità, packaging e pallettizzazione.
Nel settore della lavorazione della plastica, caratterizzato dall'utilizzo di materiali con diverse temperature di lavorazione, sono richieste automazioni in grado di esprimere flessibilità e rapidità di programmazione: i cobot possono essere utilizzati in tutte le fasi di produzione, inclusi i progetti di sformatura, carico e scarico di PCB e pick&place.
I robot collaborativi portano vantaggi anche al settore del mobile e delle attrezzature e migliorano la qualità del prodotto realizzato, riducendo i margini d'errore. Il settore è caratterizzato da polvere, rumore e solventi chimici: i cobot aiutano a sollevare il personale da compiti fisicamente faticosi ed ergonomicamente sfavorevoli, tra cui lucidatura, avvitamento e assemblaggio.
Nell’industria chimico farmaceutica i cobot svolgono un elevato numero di mansioni, da soli o in sinergia con gli operatori, come analisi e test di laboratorio, pick&place e asservimento macchine. Essendo dotati della certificazione TÜV SÜD possono operare in cleanroom: la particolare ergonomia delle loro forme riduce il rischio di contaminazione dei prodotti in lavorazione nel rispetto delle stringenti normative che caratterizzano il settore.
Problematiche simili - stringenti standard di sterilità e sicurezza e cronica scarsità di spazio – caratterizzano infine il settore della scienza e della ricerca scientifica: anche in questo caso i cobot sono una soluzione valida, essendo in grado di automatizzare l'analisi con un'elevata precisione, fornendo la ripetibilità necessaria, riducendo al minimo il tempo necessario ai team di ricerca per l’implementazione e l’esecuzione di task ripetitivi.
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