Al pari degli altri settori industriali, anche quello alimentare può giovarsi dei vantaggi derivanti dall'applicazione dei robot collaborativi. I cobot infatti trovano collocazione nei processi dell’industria del food in ogni anello della catena del valore: dalla produzione all’imballaggio, dal controllo qualità all’etichettatura.
I robot collaborativi sono in grado di incidere nei processi assicurando una serie di vantaggi:
- Tempi ciclo più rapidi
- Prodotti di qualità più alta
- Maggiore omogeneità qualitativa anche durante i picchi di lavoro
- Minori sprechi (in virtù dei due precedenti vantaggi)
La loro integrazione inoltre consente di poter gestire con maggiore razionalità la forza lavoro interna, disponendo gli operatori su attività a più alto valore aggiunto e sollevandoli da operazioni ripetitive e usuranti.
PROCESSI SICURI
I robot collaborativi Universal Robots sono dotati della certificazione ISO 14644-1 e possono operare nelle cleanroom di classe ISO 5, garantendo sicurezza alle lavorazioni.
Il loro rivestimento, la conformazione dei giunti e degli snodi, annullano il rischio di deposito di polveri e altri contaminanti che inficerebbero l’integrità e la sicurezza della catena alimentare. I cobot, grazie a queste caratteristiche costruttive, trovano applicazione anche nella manipolazione diretta del cibo (come dimostra l’esperienza applicativa di Huis Ten Bosch, ristorante giapponese che impiega i cobot nei processi di preparazione e cottura dei ravioli).
FLESSIBILITÀ E RAPIDITÀ
Uno dei vantaggi maggiormente apprezzabili dalle aziende del settore alimentare in merito all’applicazione dei cobot riguarda la flessibilità e la rapidità con cui possono venire applicati a decine di operazioni diverse. Vediamo, attraverso l’esperienza di alcune aziende del settore, quali sono i vantaggi derivanti dall’applicazione dei robot collaborativi.
CONFEZIONAMENTO FLESSIBILE
L’azienda svedese ATRIA utilizza ad esempio i cobot UR nelle operazioni di confezionamento e pallettizzazione dei suoi molti prodotti. Le automazioni che ATRIA impiegava in precedenza non erano in grado di rispondere con flessibilità ai cambi di produzione, richiedendo fino a sei ore per la riprogrammazione del robot per la gestione di prodotti differenti. Con l’impiego dei cobot UR questo lasso di tempo è stato ridotto fino a 20 minuti. Tanti sono sufficienti per passare dalla gestione di un prodotto all’altro, di una confezione o di un’etichetta, all’altra.
CONIUGARE RAPIDITÀ E QUALITÀ
La cooperativa andalusa COVAP, una delle più importanti realtà attive nella produzione e distribuzione di prodotti derivati dal suino iberico, ha invece implementato i robot collaborativi nella sua linea di confezionamento in risposta a un bisogno di maggior produttività, connesso alla necessità di garantire le caratteristiche organolettiche dei prodotti in ogni fase del processo produttivo.
Dopo aver introdotto una macchina per il sottovuoto nella sua linea di confezionamento (per ridurre al minimo l’esposizione delle carni all’aria e il loro deteriorarsi) COVAP ha sperimentato un rallentamento sensibile del processo. L’ingresso di UR10 nella linea, con compiti di caricamento dei vassoi in plastica necessari al confezionamento sottovuoto, ha ripristinato i precedenti tempi ciclo, velocizzando l’intero processo.
LIBERARE SPAZIO PREZIOSO (E PRODUTTIVITÀ)
La norvegese Nortura, azienda attiva nel settore della lavorazione delle carni, ha invece applicato UR10 nelle operazioni di pallettizzazione. Abbinando il cobot ad un sensore di visione, Nortura ha realizzato un sistema flessibile ed efficiente. Il sensore è montato a soffitto e sovrasta il cobot che invece è stato installato su un asse telemetrico verticale. In stand by il cobot occupa appena 0,5 metri quadri del layout produttivo. L’area di pallettizzazione è un quadrato verniciato in terra. Quando al suo interno viene posto un pallet vuoto il sistema si avvia e carica i colli da una conveyor tracking sulla pedana.
A differenza della maggior parte delle celle di pallettizzazione, quella realizzata da Nortura non necessita di recinzioni e barriere e di fatto si presenta come uno spazio a disposizione degli operatori durante i periodi di stop dell’attività.
NORDIC SUGAR, LA VIA DOLCE ALL’AUTOMAZIONE
Nordic Sugar, uno dei più grandi produttori di zucchero del nord Europa, ha integrato i robot collaborativi UR nella fase di controllo qualità. L’azienda ha installato 3 modelli UR5 nella sua linea e li ha impiegati in varie funzioni, fra cui la pesatura dei barattoli di purea di barbabietola necessari alla produzione dello zucchero.
Durante la stagione di produzione, il reparto test analizza un totale di 80.000 campioni di barbabietola da zucchero. La monotona attività di pesatura nei contenitori di barbabietole in purea è stata automatizzata con l'ausilio di robot già dal 1993, ma i progressi nella tecnologia robotica hanno spinto Nordic Sugar a sostituire quelli obsoleti con una nuova generazione di cobot caratterizzati da flessibilità, facilità d’uso e prezzo conveniente.
“Volevo un robot che i miei dipendenti potessero programmare per altre attività e posizionare in produzione in prima persona. Con il nostro robot precedente, avevamo bisogno di chiamare costosi specialisti ogni volta che volevamo apportare una modifica alle routine. Il tutto era diventato troppo dispendioso", dichiara Bo Berghdahl, manager per la produzione e l'analisi presso la Nordic Sugar.
ANALISI E PESATURA COLLABORATIVE
In seguito a una dimostrazione dell'UR5 da parte di Universal Robots presso una fiera, Nordic Sugar ha deciso di provare il piccolo braccio robotico nel processo di analisi dello zucchero. Oggi tre UR5 sono operativi presso lo stabilimento.
I cobot UR5 scansionano codici a barre e prelevano contenitori di zucchero per l'analisi, portandoli dalle bilance ai filtri e riportandoli indietro. Il processo viene eseguito da una pinza pneumatica e da uno scanner per codici a barre integrato nello strumento all'estremità del braccio robotico. Poiché i robot non necessitano di nessuna barriera di sicurezza, i dipendenti possono lavorare fianco a fianco con gli stessi e non devono più chiamare costosi esperti quando devono modificare l'attività di uno di essi.
Questi sono solo alcuni dei processi che i cobot possono automatizzare nelle aziende del settore alimentare, contribuendo a realizzare applicazioni e processi più produttivi ed efficienti e migliorando la qualità complessiva dei prodotti.
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