La robotica collaborativa ha reso la saldatura robotizzata un processo applicabile anche su piccoli lotti, tipici delle PMI. I cobot, infatti, data la semplicità e rapidità di programmazione che li contraddistingue, rendono agevole e conveniente passare da un set up di saldatura ad un altro quando ve n’è necessità. In questo senso i robot collaborativi inseriscono nel processo di saldatura un elemento di flessibilità notevole, lo stesso che riescono ad immettere anche in altre applicazioni produttive.
Quali saldature?
I cobot UR, si prestano molto bene ad automatizzare saldature dei tipi TIG, MIG, plasma cutting. Persino la saldatura di tipo SPOT può essere automatizzata con i cobot, ma facendo i conti con la portata al polso del cobot. In quest’ultimo caso è opportuno che il cobot movimenti il pezzo da saldare (sempre nei limiti del payload) piuttosto che la pinza di saldatura. La saldatura non è di per sé un’applicazione collaborativa, poiché espone l’operatore a una serie di rischi legati alla temperatura, ai fumi, ai campi elettromagnetici generati, ma l’uso dei cobot permette di sollevare gli addetti dalle mansioni più gravose dell’applicazione. Saldare con i cobot è quindi vantaggioso perché permette di ottenere lavorazioni più omogenee, di migliore qualità e con un più alto livello di ergonomia per i lavoratori.
I settori in cui la saldatura collaborativa è un vantaggio
Per quanta riguarda i settori non vi sono limitazioni di sorta: dall’automotive all’industria del bianco, alla subfornitura. I cobot UR per la flessibilità che li contraddistingue possono svolgere innumerevoli mansioni e applicazioni.
La scelta del modello di cobot da implementare è guidata dal peso degli attrezzi da movimentare e dalle aree di lavoro su cui intervenire. Pertanto, all’interno della proposta Universal Robots i due modelli che offrono la maggior applicabilità sono UR10e (12,5 kg kg di portata al polso e 2,6 metri di diametro di azione) e UR16e (16 kg di capacità di carico e 1,8 metri di diametro operativo).
I vantaggi della saldatura collaborativa
Da un lato il vantaggio più evidente è la precisione e la qualità delle saldature prodotte. I cobot sono in grado di erogare movimenti fluidi, precisi, identici a sé stessi e garantire punti di saldatura omogenei. UR ha sviluppato alcuni tool e plug in che semplificano ulteriormente il set up di saldatura. Uno di questi è il G-Code che permette di generare a computer un modello CAD tridimensionale dell’oggetto e di calcolare con semplicità i movimenti necessari per saldare. Il programma così generato è replicabile e pronto per essere lanciato in qualsiasi momento. Un altro genere di vantaggi che non va sottovalutato è quello che riguarda le condizioni di lavoro.
Saldatura collaborativa per OEM
L’implementazione dei robot collaborativi in celle di saldatura assicura alle aziende il giusto livello di flessibilità di cui hanno bisogno. I cobot sono infatti automazioni di dimensioni contenute – che assicurano layout aperti e che possono trovare applicazione anche in condizioni di elevata saturazione – senza stravolgere le linee produttive esistenti o segregare porzioni di spazio prezioso.
All’interno di celle di saldatura i cobot offrono il vantaggio di un’ampia possibilità di interfacciamento con le altre automazioni, che include diversi ingressi digitali e analogici e la possibilità di gestire sensoristica esterna. Tutti elementi che rendono per gli OEM possibile sviluppare celle funzionali, compatte ed estremamente produttive.
Un altro elemento che rende la loro applicazione valida per rispondere con flessibilità alle esigenze produttive, è legato alla rapidità e semplicità di set up. Grazie alla programmazione in free drive il cobot è in grado di prendere il punto in modalità di autoapprendimento rendendo lo sviluppo dell’applicazione una questione di minuti. È proprio questa somma di caratteristiche che li rende una soluzione vantaggiosa ed efficiente anche per le PMI. Sono leggeri e possono essere spostati laddove sono necessari e installati secondo qualsiasi orientamento, incluso quello a muro o quello ribaltato. Sono soluzioni in tutto e per tutto efficienti e poco invasive. Richiedono inoltre un carico cognitivo talmente basso che si prestano ad essere programmati ed utilizzati da tutti gli operatori senza una formazione specifica.
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