I COBOT SONO UNA SOLUZIONE PER INCREMENTARE LA SOSTENIBILITà DELLE AZIENDE
L’attenzione alla sostenibilità è un dato di fatto ormai. Sempre più aziende si lasciano ispirare da questo concetto per modificare processi produttivi, prodotti, modalità di lavoro, sforzandosi di incrementare le proprie performance con un minor impatto ambientale e sociale.
È un dato di fatto anche che ormai sempre più consumatori orientano le proprie scelte di acquisto indirizzandole verso compagnie che hanno la sostenibilità fra i propri valori e che definiscono produzione e scelte aziendali sotto questo cappello. La produzione manifatturiera è uno dei territori in cui la sostenibilità sta acquisendo sempre maggior valore. Si tratta infatti di un ambito produttivo che se non sorvegliato può dare adito a grandi consumi di risorse, inquinamento, scarti e scorie, oltre che per essere caratterizzato da lavorazioni a volte faticose, poco ergonomiche e per questo socialmente poco sostenibili.
Che ruolo possono dunque avere i cobot in questo scenario? Quale apporto possono dare alle imprese che cercano nella svolta verso la sostenibilità il proprio futuro produttivo?
Vediamolo in dettaglio.
COBOT PER LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
Ridurre sprechi, consumo di risorse, scarti di produzione a tutto vantaggio di una maggiore efficienza e di un minor impatto ambientale. Sotto questo aspetto i cobot sono una soluzione ideale per rendere più sostenibile un’azienda. I cobot infatti inseriscono nelle lavorazioni maggior costanza, qualità, ripetibilità, assicurando standard di prodotto uniformi e riducendo così la creazione di pezzi difettosi e da scartare.
In Rupes, azienda italiana che produce utensili professionali per la sabbiatura, i cobot hanno permesso di centrare l’obiettivo di una produzione a 0 difetti. La riduzione di scarti (e quindi rifiuti e conseguente materia prima da lavorare in sostituzione) ha reso l’azienda più efficiente, produttiva e sostenibile. Contribuendo inoltre a incrementare la reputazione aziendale e consolidare la fiducia dei consumatori nel marchio.
Inoltre, i cobot si caratterizzano per un consumo energetico molto ridotto: un’applicazione standard, infatti, consuma quanto un normale asciugacapelli. Infine, l’attenzione alla qualità delle materie prime e della costruzione che Universal Robots applica ai propri cobot, ne fa una soluzione durevole nel tempo, con minimi cicli di manutenzione e capace quindi di per sé di essere sostenibile.
COBOT PER LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA
I cobot Universal Robots, proprio per la loro capacità di incrementare produttività ed efficienza, sono in grado di rendere un’azienda più redditizia. I processi produttivi in modalità collaborativa sono infatti più efficienti fino all’85% e questo permette alle aziende di migliorare le proprie performance economiche.
La sostenibilità economica rende un’azienda capace di durare nel tempo, affrontare le congiunture di mercato salvaguardando il tasso occupazionale (anzi talora incrementandolo, coem dimostra la storia di molte aziende che hanno la robotica collaborativa UR). E questo ci porta dritti al terzo pilastro della sostenibilità: quella sociale.
COBOT PER LA SOSTENIBILITÀ SOCIALE
Per molto tempo l’automazione è stata considerata una soluzione socialmente insostenibile: nel corso della prima “rivoluzione” robotica, infatti, sull’altare dell’automazione spinta sono stati sacrificati molti posti di lavoro. I cobot si caratterizzano per un approccio totalmente differente. Nati per supportare l’uomo, e non per sostituirlo, sono una soluzione che non solo non erode i posti di lavoro, ma anzi si sta dimostrando sempre più capace di crearne. Non solo nelle aziende in cui vengono applicati (dove contribuiscono alla crescita di produttività e alle assunzioni), ma anche nell’indotto. Universal Robots ha infatti deciso con consapevolezza anni fa di dedicarsi unicamente allo sviluppo delle soluzioni, lasciando la rete di vendita e le installazioni a una rete di partner in tutto il mondo. Sono oltre 400 le aziende che collaborano con UR nella distribuzione dei cobot, nello sviluppo di nuove soluzioni applicative plug&play, nell’implementazione dei robot negli ambienti industriali. E questo oggi significa migliaia e migliaia di posti di lavoro e competenze preziose ormai sempre più radicate nel segmento che UR ha creato 13 anni fa.
Ma c’è un altro aspetto che non va trascurato, ovvero la capacità dei cobot di migliorare le condizioni di lavoro degli addetti delle aziende che li applicano. Processi più ergonomici, sicuri, meno faticosi e usuranti e, soprattutto, addetti che finalmente possono essere impiegati su lavorazioni a più elevato valore aggiunto, capaci di mettere in gioco le proprie migliori qualità. Gli operatori delle aziende robotizzate con i cobot, infatti, acquisiscono ben presto competenze di programmazione e gestione delle automazioni che migliorano la loro condizione lavorativa. In breve tempo, un addetto precedentemente impiegato in attività banali e ripetitive come il carico/scarico di una macchina, può avere l’occasione di acquisire capacità di programmazione e gestione delle applicazioni. I cobot sono quindi anche un veicolo di sostenibilità culturale, inserendo con successo nuove conoscenze nei luoghi di produzione.
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