I sensori integrati sono una componente fondamentale di un robot collaborativo. Si deve in gran parte al loro funzionamento se questo tipo di automazione è in grado di operare gomito a gomito con gli addetti alla produzione. Infatti è grazie a loro se il cobot quando incontra un ostacolo si arresta garantendo l’incolumità della persone che lavorano al suo fianco. I cobot possono a loro volta venir integrati con apparati esterni per delimitare porzioni del layout al cui interno i cobot rallentano i propri movimenti (o li arrestano del tutto a seconda del setting delle safety) all’ingresso dell’operatore nell’area.
In questo contenuto vorrei però affrontare un sensore in particolare che rende possibile automatizzare con precisione ed efficienza sempre più applicazioni produttive: il sensore forza/coppia nativo sul sesto asse dei cobot UR.
IL TOCCO UMANO
Il sensore integrato di serie su tutti i modelli e-Series garantisce l’acquisizione di un tocco “umano” da parte del nostro braccio robotico collaborativo. Resistenza, pressioni, variazioni nel volume e nella forma anche di lievissima entità, vengono percepite con chiarezza rendendo il cobot in grado di reagire al mutare di queste condizioni al contorno e adattarsi con prontezza al nuovo contesto.
Un esempio. Prendiamo una comune applicazione di packaging. Sempre più spesso le aziende sono chiamate a far fronte a scenari in cui i lotti produttivi si accorciano e il mix prodotti cresce numericamente. Il confezionamento deve fare i conti con prodotti di forma, peso, volume diversi e l’applicazione di programmi predefiniti può risultare scomoda, se non impossibile. Parimenti riprogrammare il cobot ad ogni variazione di prodotto genererebbe un’inefficienza notevole, data dal dispendio di tempo. Il sensore forza/coppia invece consente al robot di registrare queste variazioni e adattarsi di conseguenza fluidificando il processo (di packaging in questo caso, ma lo stesso vale per altre applicazioni come pallettizing, avvitatura, assemblaggio….).
In generale assistiamo ad un miglioramento delle performance del processo, alla riduzione degli errori in produzione e a una maggiore coerenza qualitativa.
Nel video qui sotto l'applicazione di polishing sviluppata da Paradigm, azienda canadese specializzata nella produzione di casse altoparlanti realizzate con legni di pregio. Il cobot, grazie al sensore forza/coppia riesce a lucidare le superfici senza danneggiarle.
MINORI TEMPI DI PROGRAMMAZIONE E MAGGIORE ADATTABILITÀ
Il sensore forza/coppia genera un ulteriore vantaggio. Migliorando l’adattabilità del robot al mutare delle condizioni esterne (pesi, forme e volumi diversi che il sensore registra modificando i parametri del cobot) si hanno minori tempi di integrazione e la possibilità di gestire e automatizzare in tempi più rapidi le linee di produzione.
I benefit che le aziende sperimentano sono essenzialmente:
- Minori tempi di integrazione e messa in opera
- Migliore qualità delle produzioni
- Maggiore precisione delle performance
Il sensore forza/coppia consente quindi di utilizzare robot industriali per attività di produzione per cui il tocco umano è sempre stato visto come essenziale. In questo senso è uno strumento essenziale nell’aiutare le aziende ad aumentare la loro efficienza e produttività anche in queste operazioni: un fattore per reagire alle crescenti richieste di mercato senza significativi costi aggiuntivi.
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