I COBOT UR FORNISCONO INNOVAZIONE E QUALITà IN MOLTI PROCESSI DEL MONDO DEL FASHION
Negli ultimi anni abbiamo visto i cobot affacciarsi in settori e ambienti che mai avremmo associato a un qualsiasi percorso di automazione: teatro, danza, ospedali, gastronomia, banchi di scuola. Non stupisce quindi che una delle nuove frontiere all’esplorazione in questo periodo sia quella dell’automazione associata al settore del fashion.
La moda è caratterizzata da un elevato tasso di innovazione, sperimentazione e artigianalità: un ambito sfidante per qualsiasi sistema di automazione tradizionale. I cobot, invece, hanno dimostrato di poter sostenere percorsi di crescita (in qualità e quantità) conservando il “tocco umano”, ovvero un approccio dolce all’automazione che conservi il ruolo centrale dell’essere umano all’interno del processo produttivo. Per questo si stanno dimostrando una risorsa preziosa anche per le industrie del fashion.
Quali applicazioni?
Pur trattandosi di un settore per certi aspetti di frontiera, alcune applicazioni si stanno facendo strada con decisione: dal labelling (inclusa l’applicazione di sistemi anticontraffazione) al controllo qualità alla stampa 3D.
Il contributo dell’automazione collaborativa al settore del fashion va nella direzione del miglioramento dei processi produttivi, rendendoli più efficienti ed ergonomici per gli operatori. Al pari di altri settori industriali in cui sono stati introdotti, hanno liberato la creatività umana, svincolando gli addetti dall’esecuzione di mansioni ripetitive e faticose e lasciando che potessero esprimersi su task a maggior valore aggiunto. In un settore che capitalizza sulla creatività e sull’originalità, questo aspetto è quanto mai importante.
Ma moda e robotica non vanno a braccetto soltanto sotto gli aspetti produttivi. I cobot, e prima di loro altre forme di robotica, hanno fatto la loro apparizione anche in passerella al fianco di modelle e modelli. Umano e robotico insieme forniscono un’interpretazione nuova ed attuale dei tempi che viviamo.
Due esempi recenti
Due recenti applicazioni dei nostri cobot descrivono appieno questi due aspetti. D-House (centro di R&D specializzato nel fashion e nella sostenibilità) ha introdotto i cobot UR in un processo di stampa 3D direttamente su tessuto di polimeri plastici riciclati. Questo processo, mostrato in anteprima durante Lineapelle 2022, apre la strada ad una moda estremamente personalizzata e on demand e offre il vantaggio di ridurre il consumo di materia prima e ogni tipo di spreco connesso alla produzione.
La seconda applicazione invece è andata “in scena” durante la sfilata di Annakiki. L’applicazione robotica un'installazione cyber-fisica commissionata da Annakiki all'artista di Los Angeles Behnaz Farahi*, presenta 4 braccia robotiche, ciascuna con un monitor. Queste braccia diventano un'estensione tecnologica della modella che calca la passerella capace di assumere le capacità di un cyborg, osservando tutto ciò che sta accadendo sulla passerella e sul pubblico attraverso le sue capacità di visione migliorate.
Una modella di Annakiki con sullo sfondo il cobot UR che regge i monitor