COSA RENDE I COBOT UNA TECNOLOGIA DEMOCRATICA E ACCESSIBILE A TUTTI?
Le fasi di lavoro automatizzate dai robot collaborativi rispondono spesso ad una serie di criteri che le accomunano. I bracci robotici sono perfetti per svolgere attività noiose, ripetitive e poco ergonomiche per gli operatori. Solo i cobot hanno queste caratteristiche o anche i robot “tradizionali”? Per capirlo rispondiamo ad una semplice domanda: quali sono le differenze fra un robot collaborativo e un robot industriale tradizionale?
Partiamo da quelle più evidenti: le dimensioni. Un robot che possa definirsi realmente collaborativo, quindi che lavori con destrezza e praticità assieme all’uomo, deve essere compatto, maneggevole, poco ingombrante. Il modello più grande prodotto da Universal Robots, l’UR10, pesa meno di 30 kg e ha un ingombro alla base di appena 190 millimetri.
Quanti robot tradizionali rispettano questa specifica?
Le dimensioni contenute sono anche la precondizione che determina la seconda grande differenza rispetto ad un robot industriale tradizionale: i cobot si possono spostare con facilità e applicare velocemente a diverse attività.
La semplicità con cui si possono essere programmati li rende dei veri campioni di flessibilità. Il teach pendant o la funzione “apprendimento” che consente di guidare il braccio robotico lungo una traiettoria desiderata e su un punto specifico, trasformano la programmazione di un cobot in un’attività semplice e ripetibile, alla portata di chiunque. Anche di chi non ha mai avuto precedenti esperienze nell’ambito di programmazione robotica.
La terza grande differenza è data dalla sicurezza. Gli impianti robotici tradizionali richiedono l’installazione di barriere protettive. I cobot - quelli di Universal Robots! - sono invece dotati di 15 funzioni di sicurezza incorporate che rendono possibile agli operatori lavorare in piena sicurezza assieme al cobot (previa analisi dei rischi).
I sensori di cui è dotato il braccio robotico avvertono gli ostacoli sul proprio percorso, arrestandolo in caso di impatto. L’80% degli oltre 23.500 cobot installati da Universal Robots nel mondo opera così, senza alcuna necessità di barriere di sicurezza.
Un altro aspetto da non trascurare è il rapido ritorno sull’investimento che i robot collaborativi garantiscono. Il record sinora registrato è stato di poco superiore al mese.
Le caratteristiche descritte, oltre a marcare specifiche differenze con i robot industriali conosciuti sino ad oggi, consentono alle aziende che usano i cobot di aumentare la produttività, svolgere con precisione le attività assegnate abbattendo il numero di prodotti difettosi - e quindi di scarti e rilavorazioni - nonchè consentire agli operatori di essere applicati ad attività a maggior valore aggiunto contribuendo così al diffondersi di un clima aziendale sereno e….collaborativo!
Nel video che segue... si vede esattamente cosa succede quando un'azienda sceglie un braccio robotico UR.
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