I cobot efficientano i processi, con un tocco umano flessibile e "artigianale"
L’industria del mobile è uno dei settori più dinamici del sistema economico italiano, con un fatturato complessivo di oltre 41 miliardi di euro e 320.000 addetti impiegati nelle oltre 79.000 aziende del settore.
Ma è anche uno dei settori che maggiormente hanno risentito della crisi e della globalizzazione del mercato mondiale. In particolare l’industria italiana ha nel corso di 10 anni perso il primato globale delle esportazioni, che si erano sempre concentrate verso i mercati più prestigiosi - come gli USA - a favore della Cina. Il mercato asiatico, trainato dal colosso cinese, esporta mobili e attrezzature per quasi 30 milliardi di euro mentre quello italiano sfiora appena i 6 miliardi.
In questo contesto, caratterizzato da forte competizione di mercato, e al tempo stesso da un’attenzione sempre più alta verso la qualità del prodotto, le aziende hanno bisogno di soluzioni in grado di incrementare la produttività e ridurre le spese. Inoltre, stante l’elevato grado di artigianalità che caratterizza il settore (reale, ma anche percepita e ricercata dal cliente finale) tali soluzioni devono poter salvaguardare quegli aspetti di unicità insiti nei prodotti. Una soluzione in grado di garantire tutti questi aspetti è la robotica collaborativa.
I VANTAGGI DELLA ROBOTICA COLLABORATIVA PER IL SETTORE DEL MOBILE
Il tessuto di aziende che costituisce il settore del mobile e delle attrezzature è composto in larghissima misura da piccole e medie imprese, il cui accesso alle soluzioni di automazione è spesso fortemente condizionato:
- da ragioni di budget,
- spazio disponibile nel layout,
- assenza di capacità di integrazione e programmazione interne.
I cobot UR rispondono efficacemente a questi bisogni. Hanno un ROI molto rapido, sono compatti e rendono l’automazione più semplice e rapida grazie a soluzioni plug&play (sia software che EOAT), programmazione intuitiva e flessibilità operativa. Un aspetto, quest’ultimo, che è quanto mai necessario nel contesto di riferimento.
Il mercato del mobile e delle attrezzature è infatti caratterizzato da un elevata richiesta di personalizzazione dei prodotti. È pertanto arduo pensare un percorso di automazione e “digitalizzazione dell’artigianalità” preservando gli aspetti di unicità che il cliente finale ricerca nel prodotto. Eppure in questo panorama di pressione elevata (soprattutto sui mercati esteri) l’adesione a scenari produttivi 4.0 sembra essere l’unica soluzione praticabile per restare competitivi. Come conciliare dunque un bisogno effettivo di efficienza con gli aspetti artigianali dei prodotti? Quale automazione meglio si adatta per traghettare il settore verso un orizzonte digitale in chiave 4.0? Anche in questo caso la robotica collaborativa è la risposta più adatta. Vediamo perchè.
LA ROBOTICA COLLABORATIVA GARANTISCE FLESSIBILITA', PRODUTTIVITA', MIGLIORI CONDIZIONI DI LAVORO
Il mix di prodotti di un'azienda del settore mobiliero è ampio, caratterizzato da piccole varianti da un modello ad un altro, da versioni spesso molto simili dello stesso prodotto. È quindi necessario che l'automazione prescelta sia in grado di essere reimpiegata su linee diverse con rapidità ed efficienza senza fermi di produzione. Ed è anche necessario che sia in grado di dialogare e interagire con le automazioni già presenti.
L’industria del mobile e delle attrezzatura infatti non è estranea all’automazione. È anzi un mercato che nel corso del tempo ha sempre più fatto ricorso a questo tipo di soluzione. Molte aziende possiedono già un capitale immobilizzato in attrezzature, che però spesso faticano a tenere il passo di un settore che, come detto poco sopra, richiede flessibilità e capacità di rispondere con rapidità a scenari mutevoli e a un’ampia richiesta di prodotti diversificati. L’impiego della robotica collaborativa può fornire il giusto “spin” in termini di flessibilità alle macchine che le PMI già possiedono, incrementandone oltretutto efficienza e resa.
ESEMPI APPLICATIVI
Verniciatura
Cemab è un’azienda italiana, leader nel settore della produzione di scaffalature ed espositori per il retail.
L’azienda ha seguito un percorso di automazione molto rapido che, dopo aver visto l’ingresso in fabbrica di molteplici macchine, ha infine visto implementare anche i cobot Universal Robots. Uno di questi, in particolare, è impiegato in asservimento di una verniciatrice. Il cobot solleva l’operatore dal carico e scarico reiterato dei pezzi di legno sul nastro trasportatore della macchina.
Il vantaggio ergonomico e produttivo che ne deriva è evidente. L’operatore, infatti, viene mallevato da un’attività faticosa e a scarso valore aggiunto e può ora dedicarsi a un controllo qualità più attento.
Erogazione
La multinazionale svizzera Franke, specializzata nella produzione di cucine e lavelli, ha integrato un cobot all’interno dei propri processi per ottimizzare alcune attività. In particolare l’azienda ha deciso di impiegare un cobot nell’erogazione di collante lungo i bordi del lavello per la sua successiva installazione all’interno della struttura della cucina. Il cobot riesce ad assicurare un percorso netto sul bordo erogando una quantità standard di collante. Grazie al cobot il processo è stato ottimizzato, gli sprechi ridotti, la qualità della lavorazione finale incrementata.
Finitura
Paradigm è un’azienda canadese specializzata nella produzione di case altoparlanti hi-fi. Uno dei modelli di punta dell’azienda, un cabinet in legno con una finitura denominata cherry midnight, richiede (per essere prodotto) una gran mole di lavoro manuale. Sulla superficie di legno vanno infatti applicati diversi strati di vernice successivamente spazzolati e rifiniti per ottenere l’effetto finale. Si tratta di un’attività estremamente laboriosa e time consuming, ma soprattutto eseguibile solo da operatori in possesso di particolari competenze. L’azienda ha quindi deciso di integrare un cobot Universal Robots che rifinisce la superficie del cabinet lucidandola. Il sensore di forza coppia integrato al polso del robot permette di erogare una forza costante, preservando la delicata superficie lignea da danneggiamenti.
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