Le aziende del comparto alimentare devono affrontare sfide specifiche strettamente correlate al settore e al suo andamento. Di conseguenza i processi di automazione all’interno delle aziende sono molto complessi e devono prendere in considerazione numerose variabili.
Queste sfide includono fattori come:
- Stagionalità
- Frequenti variazioni dei gusti dei consumatori
- Attenzione sempre più marcata ai temi della sostenibilità
Fra i molti vantaggi che la robotica collaborativa offre vi è indubbiamente flessibilità operativa e applicativa oltre alla possibilità – in tempi estremamente ridotti - di riattrezzare l’automazione verso compiti diversi. Queste caratteristiche sono la risposta efficace ad almeno due fattori appena menzionati: la stagionalità e la frequente variazione dei gusti dei consumatori. Di seguito andiamo ad analizzare:
- Il packaging alimentare italiano: innovazione e sfide
- Come scegliere i robot giusti per un packaging alimentare innovativo
- UR10e, il best seller Universal Robots che può innovare il packaging alimentare
- UR20, la soluzione potente per un packaging alimentare innovativo
Il packaging alimentare italiano: innovazione e sfide
Le aziende del comparto food nazionale rappresentano il 19% del totale delle imprese, corrispondenti a 55.062 unità e generano il 13% del totale del fatturato pari a oltre 149.925 milioni di euro. Queste cifre pongono l’Italia in cima alle classifiche europee. Il settore alimentare ha scoperto e applicato da tempo l’automazione all’interno dei propri processi. In base ai dati IFR, il comparto food italiano è infatti il secondo per installazioni annuali dietro soltanto al metal and machinery.
Il packaging è una delle applicazioni fondamentali del processo produttivo che è situata a fine linea. Su importanza e caratteristiche specifiche dell’applicazione abbiamo già parlato in questo Blog (qui e qui) mentre del vantaggio generico che i cobot possono offrire abbiamo invece parlato qui. Quali sono i robot da applicare e per quali applicazioni?
Come scegliere i robot giusti per un packaging alimentare innovativo
Quella del packaging è un’applicazione specifica e strategica per il settore food. In questo paragrafo vediamo quali peculiarità hanno in comune i cobot della gamma Universal Robots:
- Flessibilità
- Programmazione semplificata
- 17 safety native, fra cui distanza e tempo d’arresto personalizzabile in base alle esigenze produttive e i layout
- Elevati valori di ripetibilità e precisione (per i modelli che andremo a considerare parliamo di un range che spazia da +/- 0,03 a +/- 0,05 mm)
- Movimento sui sei assi a 360° (l’UR3e offre anche il movimento infinito al polso: ideale per soluzioni di avvitatura e serraggio collaborative)
- Alimentazione a 220 Volt e consumi ridotti (per dare un’idea, un asciugacapelli mediamente consuma fra i 600 e i 1800 W, UR10e circa 250 W)
- Certificazione ISO 10218-1 totale (si tratta della ISO che descrive i requisiti di sicurezza per robot industriali)
- Certificazione TÜV SÜD 14644-1 per l’operatività in cleanroom classe ISO 5 e ISO 6 (per il modello UR5)
- Sistema operativo Polyscope per la gestione dei programmi
- Possibilità di installazione secondo ogni orientamento (a terra, su parete, su soffitto).
Come abbiamo visto, l’intera gamma di cobot UR è flessibile, precisa, semplice da programmare e dai consumi contenuti. Queste caratteristiche consentono di rispondere in modo efficace a sfide come stagionalità e variabilità delle referenze e a rendere i processi più sostenibili.
I cobot non sono tutti uguali. Ciò che li distingue è la capacità di carico al polso e, in relazione alle dimensioni, il reach e l’area di lavoro che possono asservire. Nella scelta di uno specifico modello di cobot per implementare un packaging innovativo è fondamentale analizzare:
- Il peso del componente da movimentare
- L’area di lavoro che il cobot deve coprire
Una volta definiti questi valori, la scelta del cobot per un packaging alimentare innovativo sarà semplice:
- Il packaging alimentare di componenti leggeri e su aree di lavoro ridotte, può essere eseguito con il cobot UR5e, che offre 5 kg di payload e opera su uno sbraccio operativo di 750 mm di raggio.
- Quando invece i componenti presentano un peso più rilevante, allora si può optare per il modello UR10e (12,5 kg di payload per 1300 mm di raggio d’azione) oppure l’UR20 (20 kg di payload su 1750 mm di sbraccio).
I cobot UR10e e UR20 sono una soluzione ideale per un packaging alimentare innovativo che risponde alle sfide di stagionalità e variabilità delle referenze. Andiamo a scoprire le loro caratteristiche:
UR10e, il best seller Universal Robots che può innovare il packaging alimentare
UR10e è forse il cobot più versatile della gamma UR. Potente, preciso con una compattezza sufficiente per inserirlo in applicazioni che spaziano dall’assemblaggio al controllo qualità, dal machine tending alla rimozione di materiale, dalla saldatura all’erogazione e, ovviamente, anche alla movimentazione di materiale (e quindi è l’ideale per un packaging innovativo). L’UR10e, a seguito di un potenziamento avvenuto un paio di anni fa, offre oggi un payload di 12,5 kg (caso unico nella gamma UR in cui il nome del modello non rispecchia l’effettiva capacità di carico) e spazia su 1300 mm.
UR20, la soluzione potente per un packaging alimentare innovativo
L’UR20 è il modello più potente della gamma ed è il primo cobot della prossima generazione Universal Robots. UR20 ha tutte le carte in regola per elevare le prestazioni a nuovi livelli con la capacità di gestire più attività, automatizzare un numero maggiore di applicazioni e di ambienti produttivi. Sollevare fino a 20 kg e operare su 1750 mm di sbraccio sono le caratteristiche di un campione di potenza e compattezza.