Quello della produzione alimentare, sostenibile ed efficiente, è uno dei temi maggiormente attuali e sfidanti della nostra era. La robotica, applicata in agricoltura così come nell’allevamento, sta dando chiari segni della propria capacità di agire come game changer nei processi, rendendoli più snelli ed efficaci.
Oggi ci concentreremo su una delle ultime fasi del processo legato alla produzione alimentare: il confezionamento del prodotto finito. La robotica e l’automazione sono uno strumento che l’industria del food applica già da diverso tempo e sta dimostrando con chiarezza la propria capacità di efficientare i processi e renderli più sostenibili. Anche nel fine linea le possibilità offerte dalla robotica, collaborativa specialmente, sono numerose.
I cobot, strumenti snelli, compatti e flessibili, trovano collocazione nel fine linea in compiti che si estendono dal packaging, alla pallettizzazione, al tracciamento, al controllo qualità sui lotti in produzione.
I vantaggi che la robotica collaborativa offre in queste applicazioni sono numerosi:
- Semplicità e rapidità di integrazione
- Ingombro minimo del layout
- Rapido ritorno d’investimento
- Flessibilità di riallestimento
Combinati, questi vantaggi, rendono la robotica collaborativa uno strumento particolarmente efficace nel fine linea alimentare. Infatti possono venir integrati con semplicità nei processi preesistenti (come conveyor tracking e linee di pallettizzazione), trovando spazio anche in prossimità di macchine preallestite. Possono venire rapidamente riprogrammate per far fronte a contesti produttivi caratterizzati da elevata numerosità di codici prodotto e bassi volumi. Infine, dati l’immediato apporto produttivo che sono in grado di conferire, la semplicità di programmazione, la sicurezza intrinseca che rende superflua (previa analisi del rischio) l’installazione di barriere di recinzione, riducono notevolmente il TCO (total cost of ownership) e velocizzano il ritorno d’investimento.
Ecco alcuni esempi applicativi dell’apporto dei cobot nel settore del food e in particolare nei task connessi al fine linea.
ATRIA SCANDINAVIA
Atria Scandinavia è un’azienda alimentare svedese specializzata nella lavorazione di preparati gastronomici. Distribuisce i propri prodotti in tutto il mondo.
La sfida
Atria confeziona, etichetta e pallettizza preparati come olive, carciofini, pomodori secchi, aglio marinato e decine di altre specialità diverse ogni giorno. L’azienda era alla ricerca di una soluzione di automazione che riducesse al minimo i tempi di produzione per garantire la freschezza dei prodotti e prezzi competitivi.
La soluzione
Atria ha implementato due cobot UR5 e un cobot UR10 in applicazioni collaborative. I cobot gestiscono 228 unità prodotto in media per ora. Gli operatori impegnati nella linea di packaging sono rimasti sorpresi di quanto sia semplice collaborare con i cobot.
I vantaggi
Il costo dei cobot è stato ammortizzato in meno di un anno. Inoltre i robot collaborativi hanno apportato altri vantaggi, riducendo del 25% gli sprechi di materiale nelle operazioni di imballaggio. La maggiore produttività che è stata conseguita dall’azienda ha convinto il management a sostituire le automazioni tradizionali di cui disponeva con robot collaborativi Universal Robots.
CASCINA ITALIA
Il mercato del fresco è uno dei più competitivi al mondo. Cascina Italia, azienda agricola italiana, processa oltre un milione di uova ogni giorno.
La sfida
Cascina Italia era alla ricerca di una soluzione di automazione agile e flessibile per rispondere con prontezza ai continui mutamenti di mercato, scenari produttivi che richiedono una pronta risposta. La sfida maggiore? ottimizzare i processi interni con l’automazione in modo da liberare costantemente risorse umane da dedicare ad attività a più alto valore aggiunto. Investire in automazioni di tipo tradizionale avrebbe inciso pesantemente sulle finanze aziendali e avrebbe – inoltre – saturato il già limitato spazio a disposizione nel layout aziendale.
La soluzione
Cascina Italia ha installato cobot UR5 proprio alla fine delle 24 linee di produzione. Il cobot assiste gli operatori caricando le uova all’interno delle scatole da imballaggio e sollevando così gli operatori stessi dall’esecuzione di quest’attività pesante e ripetitiva. Nel dettaglio il cobot maneggia, nella massima sicurezza, 144 confezioni da 10 uova ciascuna per ogni scatola, arrivando a processare quasi 1,5 milioni di uova ogni giorno.
I vantaggi
La scelta di un’automazione collaborativa, in luogo di una tradizionale, ha comportato non solo un risparmio in termini di footprint occupato, ma anche un risparmio economico: l’azienda non ha infatti dovuto ricorrere a costose (e oltremodo ingombranti) barriere di sicurezza attorno al robot.
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