qbrobotics è uno degli oltre 400 partner che collaborano con Universal Robots nello sviluppo di
soluzioni plug&play per i cobot UR. Abbiamo intervistato il suo CEO Fabio Bonomo che ci ha presentato l'azienda e il suo nuovo gripper, SoftClaw, sviluppato per
Universal Robots +, l'ecosistema che racchiude accessori, EOAT e kit applicativi per i cobot UR.
BUONGIORNO FABIO e benvenuto. Mi presenti QBROBOTICS
qbrobotics è una scale-up dell’Università di Pisa e di IIT (Istituto Italiano di Tecnologia). Nata esattamente 10 anni fa, ha prima sviluppato degli attuatori meccanici basati sulla cosiddetta Variable Stiffness (cedevolezza variabile) – tecnologia di cui qbrobotics possiede i brevetti - per poi sviluppare e commercializzare mani robotiche basate sulla soft-robotics.
Salvo errori, ad oggi siamo una delle pochissime aziende che commercializzano mani robotiche per robot collaborativi. Il nostro dispositivo qb SoftHand Industry è anche certificato TUV quale end-effector collaborativo. Ed ora la qb SoftClaw.
Perché puntare sulla robotica collaborativa?
La robotica collaborativa è una branca giovane della robotica, tuttavia, è quella che in futuro permetterà la vera integrazione uomo-macchina consentendo la condivisione degli stessi spazi… Per fare questo il robot non deve essere un pericolo per l’uomo e visto che noi facciamo sistemi di presa basati sulla softrobotics, i nostri dispositivi, grazie alla loro intelligenza meccanica, rispettano a pieno i principi a base della convivenza uomo-robot.
Mi descriva la vostra soluzione.
Il cuore della qb SoftClaw è il qbmove Advanced ovvero l’evoluzione di quell’attuatore sviluppato da qbrobotics in origine. Questa è un'eccellente piattaforma di sviluppo dotata di motori, elettronica e sistema elastico.
Il sistema ha un'interfaccia meccanica conforme alla ISO9409-1 e un connettore elettronico standard che le permette di interfacciarsi con qualsiasi braccio robotico, è formata da un dito mobile azionato dall'albero dell'attuatore, e da un dito fisso collegato direttamente al telaio.
Questa soluzione permette di eseguire prese che possono essere o morbide, così da consentire la presa sia di oggetti delicati senza danneggiarli sia, aumentando la rigidità del sistema, di operare in modo forte e preciso come i sistemi di presa tradizionali.
La pinza viene utilizzata tramite il controllo di deflessione tra la posizione di equilibrio e l'albero di uscita. Grazie a questo controllo, oggetti di dimensioni diverse possono essere afferrati dando lo stesso riferimento di chiusura (ad esempio completamente chiuso) e con la stessa rigidità per ogni posizione.
Le pinze convenzionali sono dotate di un'attuazione meccanica rigida e possono afferrare oggetti, più o meno fragili, solo attraverso controlli diretti sulla forza applicata, quindi utilizzando sensori di forza, o un controllo indiretto attraverso la corrente assorbita. Entrambi questi approcci richiedono algoritmi specifici e sensori dedicati, che comportano limiti nei tempi di risposta dinamica, maggiore quantità di segnali da gestire e maggiori costi hardware e software.
La qb SoftClaw viceversa è in grado di afferrare oggetti della natura più disparata, sfruttando l'intelligenza meccanica intrinseca del suo sistema, senza l'utilizzo di alcun tipo di sensori sulle superfici di contatto o algoritmi specifici sulla corrente assorbita dai motori.
Questi aspetti la rendono un dispositivo versatile, leggero, economico e molto facile da usare.
Quali sono i vantaggi che offre?
I vantaggi sono che alla qb SoftClaw basta dire di essere forte o delicata nella presa e lei meccanicamente si adegua all’oggetto che deve prendere. Come con un bambino: se un bambino piccolo deve prendere una sfera di metallo pesante, gli diciamo di stringere bene e con forza. Se subito dopo il bambino deve prendere un oggetto delicato gli facciamo presente che non deve stringere come stava facendo con la sfera, altrimenti potrebbe romperlo. Il bambino a quel punto riduce la forza e la modula adeguandolo all’oggetto che sta prendendo. La nostra chela si comporta allo stesso modo, gli diciamo di essere delicata o forte e poi lei si adegua meccanicamente.
Cosa vuol dire diventare UR+ Partner?
Essere nell’ecosistema UR+ è un onore di cui ci fregiamo fin dal 2018 quando siamo entrati con la qb SoftHand Research. Nel 2019 è stata la volta della qb SoftHand Industry. Oggi è il momento della qb SoftClaw. UR+ rappresenta la volontà di Universal Robot di creare un sistema di cobot “user friendly” in grado di essere utilizzati anche da piccole aziende o artigiani che non possono permettersi onerosi processi di programmazione. Con l’URCaps e la qb SoftClaw basta selezionare “Soft - Medium - Hard” e il sistema è già operativo al 100%.
Avete allo studio altre soluzioni?
Oltre agli ovvi step evolutivi che riguarderanno questo progetto, stiamo valutando di creare un gripper tradizionale con entrambe le dita mobili in grado di chiudersi in modo simmetrico. Anche l’integrazione con sistemi di sensoristica e/o teleoperazione sono strade che stiamo valutando. L’unica certezza che abbiamo è che la softrobotica e l’intelligenza meccanica che sono alla base dei nostri dispositivi rimarranno il nostro elemento distintivo.