L'AUTOMAZIONE INDUSTRIALE. Sì MA PER QUALI SETTORI?
Spesso, quando le aziende considerano l'adozione dell'automazione industriale nei propri processi produttivi, tendono a pensare che i robot collaborativi siano adatti solo a determinati settori o attività specifiche. Questo, però, è un presupposto errato.
I robot collaborativi, noti anche come "cobot", sono in grado di operare efficacemente in ogni ambito industriale e sono limitati unicamente dal proprio carico utile e dalla portata.
Per sfatare il mito secondo cui i cobot sarebbero adatti solo a determinati settori e attività leggere, e per illustrare più chiaramente i diversi ambiti in cui la robotica collaborativa può contribuire all'efficienza e alla flessibilità, proponiamo questo approfondimento che riporta sinteticamente alcuni dei principali campi di applicazione dei cobot.
I cobot trovano impiego in una vasta gamma di settori industriali, svolgendo una varietà di attività molto diverse tra loro. Questo è reso possibile dalla loro flessibilità applicativa, che li rende strumenti ideali per l'automazione di numerosi processi. Fra i settori più comuni in cui vengono impiegati troviamo:
- Automotive
- Lavorazioni meccaniche
- Attività di assemblaggio finale
- Industria alimentare e chimico-farmaceutica
- Elettronica
- Plastica e polimeri
AUTOMOTIVE
LAVORAZIONI A MACCHINA
Nel settore delle lavorazioni meccaniche si esprimono probabilmente le migliori qualità dei robot collaborativi Universal Robots.
I cobot sono infatti particolarmente efficienti nell'automatizzare attività ripetitive come il carico e scarico macchina. Se dotati di sistemi di comunicazione supplementari, come segnalatori luminosi, danno origine ad applicazioni estremamente collaborative ed efficienti. Sono inoltre in grado, grazie alla ripetibilità costante, di ridurre il tempo ciclo e ottimizzare la produttività delle macchine utensili, imprimendo un ritmo costante alla produzione.
Ne è un esempio l’applicazione implementata da LEM Optical, azienda varesina che produce occhiali da sole sportivi e luxury. Un cobot UR10 è implementato a fianco di una pressa a iniezione plastica, che asserve caricando i maschi di stampa (del peso di oltre 1 kg) e scaricandoli al termine del ciclo. L’applicazione collaborativa è corredata da segnali ottici luminosi che avvertono l’operatore (che opera nei pressi senza recinzioni intorno) dell’avvio e del termine del ciclo di stampa.
LAVORAZIONI DI FINE LINEA
Nelle cosiddette applicazioni di fine linea possono svolgere tutte le attività connesse alla filiera, dall’inscatolamento, al packaging, alla pallettizzazione. Con la guida 3D e sistemi di machine learning possono inoltre automatizzare attività di bin picking su lotti composti da oggetti di forma, peso e materiale diverso.
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ALIMENTARE E CHIMICO FARMACEUTICO
Persino in settori che richiedono parametri di sicurezza particolarmente severi, come l’alimentare e il farmaceutico trovano applicazione in molte attività. I robot collaborativi UR sono dotati della certificazione TÜV SÜD per operare in cleanroom e sono indicati per svolgere quasi ogni operazione connessa a questi settori lungo tutta la catena di valore, dalla produzione alle attività di fine linea.
INDUSTRIA ELETTRONICA
Nel settore dell’elettronica sono invece precisione e ripetibilità (fino a 0,03 mm) che li rendono particolarmente indicati. Il settore è infatti caratterizzato dall’uso e dalla manipolazione di componenti molto piccoli e delicati, come le schede PCB.
Ne sono esempi le applicazioni sviluppate in Life Elettronica. Il cobot UR3 è applicato in un’attività di resinatura delle schede elettroniche ad un ritmo non riproducibile manualmente. Oppure in Thales Alenia Space, dove il cobot UR10e - dotato di una camera dalla precisione microscopica - è invece impiegato nel controllo ottico (con un sistema di RV) delle schede PCB di installazione satellitare. In Thales l’applicazione collaborativa genera maggiore precisione, ripetibilità e solleva l’operatore dalla faticosa ispezione visiva effettuata sul componente con il cad cartaceo come confronto. Il sistema di RV sovrappone infatti su un unico schermo componente reale e matematica riducendo l’affaticamento visivo e generando maggiore affidabilità nell’ispezione.
PLASTICA E POLIMERI
Nel settore della lavorazione della plastica i cobot UR possono essere utilizzati in tutte le fasi di produzione, inclusi i progetti di sformatura, carico e scarico e pick&place. Il settore, caratterizzato dall'utilizzo di materiali con diverse temperature di lavorazione, richiede automazioni in grado di esprimere flessibilità e rapidità di programmazione, capaci di venire incontro a processi produttivi in rapido mutamento.
ANCHE FUORI DALLA FABBRICA
I robot collaborativi UR stanno trovando una rapida applicazione anche in settori lontani dalla produzione industriale. Sono stati applicati in ambito artistico (come membri aggiunti di corpi di ballo, ad esempio) o in installazioni presso eventi come la Biennale di Architettura di Venezia.
La semplicità di programmazione che li contraddistingue rende possibile il loro utilizzo anche da parte di operatori lontani dal mondo della manifattura, meno tradizionalmente avvezzi all’utilizzo dell’automazione.
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