AGLI ESTREMI: CONOSCIAMO UR3e e UR16e
Uno dei vantaggi offerti dalla robotica collaborativa è certamente il costo d’ingresso contenuto, che si attesta molto al di sotto di quello necessario per dotarsi di sistemi di automazione tradizionale.
Ciononostante, la robotica collaborativa offre vantaggi paragonabili ai robot tradizionali in termini di produttività, efficienza e coerenza sul prodotto, offrendo però al contempo una spiccata flessibilità operativa e applicativa. Questo elemento va sempre tenuto in debito conto quanto si valuta il costo di un’automazione. Perché una soluzione che offre flessibilità permette un rapido reimpiego e quindi garantisce una maggiore durata e validità nel tempo dell’investimento. Laddove invece un’automazione tradizionale (per le oggettive difficoltà di spostamento, programmazione e reimpiego) rappresenta un’opzione più rigida e “a rischio” nell’eventualità di un repentino cambio di scenario produttivo.
La gamma cobot offerta da Universal Robots – 4 cobot con sbraccio e payload incrementali (500, 850, 900, 1300 mm per rispettivi 3, 5 16 e 10 kg di payload) comporta investimenti economici commisurati alla realtà delle piccole e medie imprese. Il prezzo della gamma varia dai circa 20mila euro per il più piccolo cobot della gamma (UR3) a circa 40mila per il modello più potente, l' UR16e, (900 mm di reach e 16 kg di portata al polso).
Si tratta di soluzioni alla portata del budget di quasi ogni azienda.
Nel calcolare però l’investimento totale necessario a dotarsi di una soluzione di automazione collaborativa è necessario tenere in conto che si tratta di strumenti che non necessitano di quasi nessun’altra spesa accessoria (a eccezione ovviamente degli end effector necessari a dare vita all’applicazione). Un cobot infatti non richiede nella quasi totalità dei casi:
- Spese per sistemi di protezione come gabbie e recinzioni. È vero in oltre l’80% dei casi. Ma è il risk assessment condotto sull’intera applicazione a stabilirlo
- Spese per interventi di programmazione professionale. La maggior parte delle applicazioni produttive sono implementabili in autonomia dall’azienda dopo brevissimi (e in molti casi gratuiti) iter formativi erogati dalla stessa Universal Robots.
La robotica collaborativa è quindi soltanto una soluzione di automazione più economica rispetto a quella tradizionale? No.
I cobot offrono ulteriori vantaggi che generano benefit economici lungo tutto il processo, e non solo nella fase in cui vengono applicati. Un esempio? Un cobot applicato in un’operazione di manipolazione di materiale (pick&place in produzione, packaging o pallettizzazione sul fine linea) renderà superflua la presenza di un operatore in quella fase, che potrà quindi essere riallocato o sulla fase stessa (ma applicato in un compito di maggior valore) o su una fase del tutto diversa del processo, portando quindi a una progressiva ottimizzazione di tutte le fasi produttive.
Ore scendiamo nel dettaglio delle caratteristiche dei due cobot posti agli estremi della gamma, UR3e e UR16e.
UR3e, piccolo ma fenomenale
UR3e è un cobot perfetto per operare accanto all’operatore sul banco di lavoro. Pesa appena 11 kg e si presta particolarmente ad operazioni di manipolazione di pezzi fino a 3kg. Grazie alla rotazione infinita al polso è il cobot UR più adatto per l’assemblaggio e l’avvitatura di piccoli componenti.
Offre un diametro operativo di 1 metro e permette di conseguenza manipolazioni e assemblaggio su un’area operativa di prossimità. Dimensioni e peso estremamente contenuti e cinematica snella, consentono di installare il cobot secondo ogni orientamento:
- A banco, a fianco dell’operatore
- A parete
- A soffitto.
È quindi una soluzione che trova collocazione in ogni contesto operativo, anche all’interno del più saturo dei layout.
UR16e, potenza e controllo
UR16e abbina alla perfezione “muscoli e cervello”. Dotato della maggiore capacità di carico della gamma e-Series (16 kg) ne condivide l’elevata precisione e ripetibilità. È il cobot perfetto per manipolare sia carichi pesanti che pezzi di minor peso. È il cobot più potente e preciso della sua classe di reach e garantisce una ripetibilità di +/-0,05 mm.
Studiato con un duplice obiettivo:
- Allargare (grazie alla superiore portata al polso) la casistica applicativa
- Ridurre i tempi ciclo grazie alla superiore potenza che permette di installare anche end effector di maggiore peso e complessità così come di manipolare più pezzi alla volta.
Applicato generalmente in compiti di imballaggio e pallettizzazione, così come di machine tending e finiture superficiali in cui si richiede la movimentazione di componenti di maggior peso.
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