La raccolta della frutta è un’attività che impegna una considerevole quantità di risorse umane, per un periodo limitato e definito, e pone seri problemi di disponibilità di manodopera, così come di ergonomia per gli operatori che la svolgono.
La raccolta della frutta, così come quella delle specie orticole, deve avvenire in un periodo preciso per salvaguardare la qualità organolettica del raccolto, e deve avvenire garantendo di non danneggiare i prodotti nella presa e rilascio in cassetta. Inoltre, l’ambiente in cui avviene la raccolta, espone i sistemi automatizzati a una serie di sfide ambientali: quali la presenza di contaminanti, asperità del terreno, ostacoli fisici ai sistemi di visione implementati (come la presenza di foglie, rami o anche di precipitazioni che possono oscurare la visione delle telecamere).
Vi sono poi sfide specifiche relative al tipo di frutto o ortaggio, la cui presa e il cui grasping variano a seconda della tipologia. Questa sfida implica che il cobot, dotato di sistema di visione, riconosca il prodotto e adotti un protocollo di avvicinamento e presa diverso di volta in volta.
Per questo complesso di difficoltà applicative e tecniche, il DEI di Bologna ha sviluppato, sulla base del cobot UR5e, un sistema di harvesting automatizzato che include il cobot ed è dotato di un soft gripper a forma di mano e di un sistema di visione 3D che guida i movimenti del braccio.