Tutti i robot collaborativi Universal Robots condividono le medesime misure di sicurezza integrate, 17 in tutto, che ne fanno un’automazione sicura, profondamente collaborativa e semplice da implementare. Nell’80% dei casi presi in esame da UR, fra gli oltre 35mila cobot installati nel mondo, le misure di sicurezza integrate sono sufficienti a far sì che i cobot vengano installati senza recinzioni intorno.
La possibilità di installare un robot senza barriere è un vantaggio strategico. Da un lato infatti questa possibilità rende l’integrazione del cobot molto più veloce ed economica per le imprese, non comportando spese extra per le barriere perimetrali. Dall’altro questo significa non occupare porzioni di layout con installazioni fisse e ingombranti (si veda ad esempio come l’azienda svedese Nortura ha sfruttato questo vantaggio per realizzare un’applicazione di palletizing flessibile e compatta).
Ma c’è un terzo vantaggio che è emanazione diretta delle misure di sicurezza integrate nei robot collaborativi: sono proprio le safety native (unite alle dimensioni compatte e al peso ridotto) che rendono possibile integrare i bracci robotici collaborativi laddove serve, spostandoli con facilità all’interno del plant.
È da tenere però sempre in considerazione che qualsiasi applicazione che includa un robot collaborativo deve comunque essere sottoposta ad analisi del rischio. Perché, se è vero che il cobot è di per sé sicuro e collaborativo, gli altri elementi che compongono l’applicazione potrebbero non esserlo includendo, ad esempio, parti taglienti, appuntite e potenzialmente pericolose per gli operatori.
Una delle applicazioni che puoi utilizzare con i cobot è quella di pick and place, clicca sul link precedente per approfondire.
CERTIFICAZIONI DI SICUREZZA
I cobot Universal Robots sono certificati da terze parti, rispettano numerosi standard di sicurezza e sono dotati delle relative certificazioni:
- ISO 10218-1: lo standard ISO di riferimento per tutti costruttori di robot
- ISO 13849-1 e 2., la norma che tratta dell’affidabilità dei sistemi di sicurezza delle macchine e (dal 2010) ha preso il posto della EN 954-1. Il campo di applicazione della EN 13489-1 è legato alle parti dei sistemi di comando legate alla sicurezza ovvero Safety Related Parts of Control System (SRP/CS)
- ISO 10218-2: la norma specifica requisiti di sicurezza per l'integrazione di robot industriali e sistemi di robot industriali come definito nella UNI EN ISO 10218-1, e celle di robot industriali. La norma descrive i pericoli di base e le situazioni pericolose identificate con questi sistemi, e fornisce i requisiti per eliminare o ridurre adeguatamente i rischi associati a questi pericoli. La norma specifica inoltre requisiti per un sistema industriale robotizzato come parte di un sistema di produzione integrato.
- ISO 14644-1, la norma internazionale che certifica che i robot UR3, UR5 e UR10 sono autorizzati all’uso nelle cleanroom classe ISO 5.
Fra le safety native integrate ricordiamo:
- Lo stop d’emergenza, azionabile dal teach pendant
- Lo stop di sicurezza, azionato da un device esterno
- I limiti di posizione, uno per ciascuna articolazione del cobot, impostabili separatamente e indipendentemente l’uno dall’altro
- Il limite di velocità per ogni giunto, impostabili separatamente e indipendentemente l’uno dall’altro
- Il limite di forza
- Il limite di potenza
- Il limite al momento angolare
La e-Series ha inoltre introdotto distanza e tempo d’arresto personalizzabili da parte dell’end user in base alle esigenze produttive.
Qui è disponibile l’elenco completo delle safety integrate nei cobot Universal Robots.