QUALE ROBOTICA PER LE PMI?
Pochi giorni fa abbiamo parlato qui dei vantaggi della robotica collaborativa per le grandi aziende, sottolineando come le contenute dimensioni dei cobot non fossero un problema anche per i grandi scenari industriali. Ora voglio invece affrontare i vantaggi che la robotica collaborativa porta alle piccole e medie imprese.
Da quando l’automazione ha fatto il suo ingresso nelle fabbriche le modalità produttive sono profondamente cambiate. Molti dei compiti che prima erano svolti esclusivamente dagli operatori sono stati affidati alle macchine, che li eseguono con rapidità, precisione e affidabilità. Il loro ingresso ha però modificato non solo le routine di fabbrica, ma anche lo spazio entro cui si svolge il lavoro.
Le macchine hanno creato una separazione netta fra le aree, rendendo necessario identificare zone destinate agli operatori e altre in cui sono confinate le macchine. Le automazioni industriali che maggiormente si adattano alla produzione seriale, sono infatti estremamente ingombranti e necessitano di misure di sicurezza che ne limitino l’accesso per garantire la sicurezza degli operai. Inoltre sono caratterizzate da una programmazione rigida e sono redditizie se applicate alla produzione di grandi lotti di prodotto con pochissima o nulla varietà.
Chi pensa alle PMI?
Uno scenario che è quanto di più lontano dalla realtà quotidiana sperimentata dalle piccole e medie imprese. Queste aziende – che in Italia rappresentano il 99% del tessuto produttivo - fanno fronte ogni giorno alle richieste mutevoli del mercato e sono costrette ad adattare la propria produzione alle commesse in entrata. Spesso sono allocate in spazi modesti al cui interno un’automazione industriale ingombrante e costosa semplicemente non avrebbe possibilità di essere. Queste aziende devono quindi rinunciare ai benefici in termini produttivi e organizzativi che la robotica è in grado di garantire?
Per fortuna no. Quando nel 2008 Universal Robots ha venduto il suo primo cobot si è immediatamente aperto uno scenario del tutto nuovo per le imprese di piccole dimensioni, era stata infatti fornita la risposta alla domanda di automazione anche per quelle aziende, senza competenze di programmazione in house e con mezzi economici modesti, in cerca di un mezzo per aumentare produttività ed efficienza.
L’idea cha ha guidato lo sviluppo della robotica collaborativa di UR è stata proprio quella di creare un’automazione che rispondesse ad alcune precise caratteristiche:
- Che fosse economica e potesse garantire un rapido ritorno dell’investimento
- Che garantisse flessibilità e la possibilità di essere applicata su attività diverse in tempi rapidi
- Che potesse operare a fianco dell’uomo e che fosse user friendly
È evidente che le caratteristiche che identificano la robotica collaborativa non sono state scelte a caso, ma rispondono ad esigenze precise: economiche, produttive, strutturali.
I vantaggi per le piccole imprese
Che vantaggio possono trarre le PMI dalla robotica collaborativa? Innanzitutto non sono costrette ad immobilizzare ingenti capitali in automazioni industriali. In secondo luogo possono far fronte alle richieste di mercato con flessibilità, rendendo possibile e vantaggioso economicamente un tipo di produzione caratterizzato da alto mix di prodotti per lotti anche modesti.
Infine, non sono costrette a modificare il proprio layout produttivo per far spazio ai robot.
Ma i vantaggi che è in grado di garantire la robotica collaborativa non si esauriscono qui, poiché sono essenzialmente di tipo produttivo. I bracci robotici sono infatti in grado di aumentare la produttività di un’azienda (è ad esempio il caso di Stantraek, che con l’introduzione dei cobot ha quasi raddoppiato gli utili e ha creato nuovi posti di lavoro, o di RSS che con l’introduzione dei collaborativi UR ha incrementato la produttività dei propri macchinari di oltre il 30% ed è riuscita a far fronte a un ordinativo per lei impossibile prima dell’integrazione robotica).
Il caso di RSS poi è molto significativo, perché il portato della tecnologia UR è anche questo: rendere maggiormente efficienti macchine di cui l’azienda già dispone.
I vantaggi della tecnologia collaborativa hanno effetto anche sulle persone.
Attività ergonomicamente sfavorevoli, potenzialmente pericolose, ripetitive: sono questi gli ambiti ideali per un’integrazione robotica. E sono anche gli ambiti in cui un braccio robotizzato può fare la differenza fra una forza lavoro scontenta e un buon clima di fabbrica. I robot collaborativi di Universal Robots hanno mostrato le proprie migliori qualità proprio quando hanno sostituito l’uomo in questo tipo di attività. Sono estremamente precisi (con scarto sulla routine impostata di 0,1 millimetri e di appena 0,03 per la nuova e-Series) il che garantisce efficienza e qualità del prodotto erogato. Ma soprattutto garantiscono di poter liberare gli operatori da attività ripetitive e a scarso valore aggiunto destinandoli a operazioni dove mettere a frutto le migliori qualità che caratterizzano l’uomo: creatività e capacità di far fronte a scenari mutevoli e problematici.
Un ulteriore vantaggio per le persone che stiamo registrando, grazie ai racconti dei nostri clienti, è strettamente connesso al tema della riqualificazione del lavoro. L’operatore – che prima era nettamente separato dalla macchina, anche fisicamente per via delle barriere di sicurezza necessarie intorno all’installazione robotica industriale tradizionale – torna ora al centro del processo produttivo. Non ne è separato e spersonalizzato, ma lo controlla e lo comprende dall’inizio alla fine. Perché il robot collaborativo è pensato per essere uno strumento nelle mani dell’uomo, un utensile intelligente ed evoluto che rimette l’uomo al centro.
Molta della ricerca e dello sviluppo di UR è condotta in questa direzione: quella dell’industria 5.0. Non è un caso che la nuova e-Series sia ad esempio caratterizzata da una facilità di programmazione senza eguali.
Vuoi scoprire che vantaggi può dare la robotica collaborativa UR alla tua piccola impresa?