Finalmente l' automazione robotizzata non ha più barriere
Dopo aver inaugurato la nuova sede operativa di Torino lo scorso 13 marzo, e aver comunicato gli strabilianti risultati economico-finanziari del 2017, UR Italia è pronta per far “toccare con mano” (e non è solo un gioco di parole) le potenzialità dei robot collaborativi – e degli end effector plug&play disponibili sulla piattaforma Universal Robots+, utilizzati in ogni applicazione presente a Parma - a tutti i visitatori della fiera.
Mecspe sarà l’occasione per visionare una serie di applicazioni in grado di ripensare la robotica e di superare le classiche “rigidità” dell’automazione robotizzata “tradizionale”.
Le applicazioni saranno visibili sia allo stand di UR - Pad.5, L53 – sia presso l’area “Fabbrica Digitale” e presso stand di altre aziende partner.
Allo stand ufficiale saranno i partner-distributori ad arricchire l’esposizione. Alumotion integrerà un UR10 con un sistema di visione 3D in un’applicazione di bin picking, e un UR5 per la simulazione di un asservimento macchine utensili. Questa seconda applicazione metterà chiaramente in mostra le safety native dei robot collaborativi UR, potenziate da un tool – progettato proprio da Alumotion e disponibile su UR+ - che estende il tasso di collaborazione dell’applicazione. Il tool emette segnali luminosi e sonori e, attraverso uno specifico pulsante, consente la presa punti manuale senza l’uso del teach pendant, facilitando la creazione di traiettorie personalizzate. L’applicazione sarà inoltre integrata da un sistema MES in cloud per la raccolta dati di produzione in tempo reale.
Anche Meko utilizzerà un cobot UR5, ma per un’applicazione di pick&place. Al polso del robot collaborativo sarà applicato un gripper collaborativo UR+ in grado di aumentare il tasso di collaborazione e sicurezza dell’applicazione.
L’UR5, in abbinato ad un UR3, sarà protagonista anche dell’applicazione pensata da Fortek. I due cobot mostreranno una demo di assemblaggio e disassemblaggio collaborativo con end effector UR+. L’UR3 sarà inoltre montato su un asse lineare e l’applicazione sarà potenziata da un sistema di visione in grado di predire in tempo reale un potenziale contatto con operatori presenti nell’area di lavoro dei cobot e, di conseguenza, impostare traiettorie alternative - e task ottimizzati - per rispettare il tempo ciclo nonostante il cambio di scenario attorno all’area di lavoro.
Pst, a sua volta, utilizzerà un conveyor tracking per un’applicazione di pick&place con UR5 e metterà in mostra un’applicazione di avvitatura collaborativa con UR10 integrato ad un sensore di forza e ad un sistema di raccolta dati di produzione.
Homberger, infine, metterà in mostra un sistema pensato per l’ambito packaging/pallettizzazione in grado di creare una confezione con tre prodotti diversi – simulati da 3 fiches da gioco di diverso colore - provenienti da tre linee di produzione differenti, riuscendo ad ottimizzare il tempo ciclo. Il sistema, nel quale opererà un UR5, sarà composto da una giostra rotante e dal cobot, posizionato per consentire la miglior raggiungibilità, impegnato nel riempimento di ciascuna scatola prelevando i 3 tipi di oggetti dai rispettivi caricatori. I caricatori, dotati di sensori, forniranno inoltre informazioni per eseguire l’ottimizzazione della produzione. Un sistema di visione, infine, verificherà il completamento dei singoli pallet scambiando informazioni con i caricatori.
Oltre allo stand ufficiale dell’azienda, molti cobot saranno presenti in stand di aziende partner e presso l’area “Fabbrica Digitale” nella quale la demo prevista prevede la realizzazione, verifica e imballaggio di un assieme composto da un dado esagonale con un foro nel quale viene alloggiato un inserto realizzato con stampante 3D. L’obiettivo è dimostrare come la variabilità di un flusso produttivo non sia un problema perchè le tecnologie dell’Industry 4.0 possono gestire proprio questa variabilità.
A livello di ciclo di lavoro saranno impegnati 3 UR5 che, in funzione delle diverse aree della demo, svolgeranno una serie di compiti. Un UR5 preleverà l’inserto stampato 3D per portarlo sotto un sistema di marcatura laser tenendolo in pinza. La marcatrice, a quel punto, invierà un flusso di informazioni all’operatore su come fare la verifica di montaggio e l’imballaggio. Sarà la marcatrice stessa, qualora cambiasse il tipo di inserto, a determinare un nuovo codice pezzo e tutte le tecnologie impegnate nel processo riceveranno le istruzioni corrette relative al trattamento dello specifico particolare stampato.
Dopo la fase di marcatura sarà un altro UR5 a posizionare gli inserti in un contenitore posizionato su un AGV che li condurrà alla stazione successiva in cui l’operatore monterà la parte stampata 3D all’interno del dado stoccato su un pallet. L'operatore sarà guidato con procedura “smart tag” eseguita dalla marcatrice grazie alla quale saranno fornite istruzioni su uno schermo in funzione della parte montata. A seguire ci sarà la fase di test in cui l’assemblato dado–inserto sarà posizionato da un altro UR5 sotto la macchina di misura che ne verificherà il corretto montaggio in tolleranza.
Ti aspettiamo! Padiglione 5, Stand L53.